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Un vero mercato non può esistere senza un forte legame tra la città e i suoi territori. È per questo motivo che, con l’intento di riportare le eccellenze agricole, artigianali ed artistiche di tutta la Provincia di Lucca all’interno delle mura cittadine, la Fondazione 4223 si sta spendendo per siglare protocolli della durata di 5 anni con i Comuni della Provincia. Ad ogni Comune viene offerta la possibilità di essere rappresentato all’interno del Mercato, sia tramite prodotti locali, che attraverso operatori agricoli, artigiani ed artisti che nel prossimo futuro collaboreranno con il mercato, fin dalla sua riapertura, prevista per Natale 2025. Oltre a questo verrà data la possibilità ad ogni Comune di svolgere eventi all’interno delle mura del mercato del Carmine per la promozione delle proprie iniziative e del proprio territorio.
lanazione.it/viareggio/cronaca/promozione-del-territorio-gli-operatori-4443eb8f
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Il mercato del Carmine, nell’ottica di farsi reale espressione del suo territorio e con la ferma volontà di legarsi alla città di Lucca, offrirà spazi ed opportunità di promozione a quelle realtà associative e cooperative che negli anni hanno portato valore, competenze e conoscenza in città, mettendosi al servizio dell’intera comunità lucchese.
museodellacarta.org
immaginafestival.it
luccafilmfestival.it
comunitadelcibo.it
associazionearchimede.org
luccabiennalecartasia.com
photoluxfestival.it
giunglafest.it
luccacreativehub.org
associazionetalea.com
terraditutti.it -
Nell’imminenza dei lavori di ristrutturazione, previsti per la metà di maggio 2025, la Fondazione 4223 sta integrando al suo interno nuovi collaboratori per il progetto del mercato del Carmine. Figure d’eccellenza nei diversi settori di azione del mercato, che permettono al progetto di acquisire forza ed incisività, grazie alle competenze e alla passione di ognuno.
Dott. Maurizio Petrelli
Laurea in Scienze Politiche, Master Executive Program in Marketing Management dei servizi bancari, finanziari ed assicurativi. Ha maturato significative esperienze in diverse società sia italiane che internazionali nel settore bancario e della consulenza aziendale con particolare attenzione nel supportare e coordinare relazioni tra società clienti ed attività operative attraverso fondi di investimento, società di private equity, venture capital e primari istituti finanziari per lo sviluppo di operazioni nei settori real estate, infrastructure ed in energy utility.Prof. Avv. Nicola Pignatelli
Ordinario di Diritto costituzionale e pubblico nell’Università degli Studi di Bari, Avvocato amministrativista patrocinante innanzi alle Magistrature Superiori, Dottore di ricerca in Giustizia costituzionale dell’Università di Pisa. È stato Vice Presidente del Collegio di garanzia statutaria della Regione Toscana, Presidente della Fondazione per la formazione politica e istituzionale, istituita dal Consiglio regionale della Toscana, da ANCI Toscana e UPI Toscana, membro del CDA della Fondazione Stella Maris – IRCCS, membro del Comitato dei garanti del Comune di Pisa, membro del CDA della Società partecipata di Auxilium Vitae S.p.a. È autore di quattro monografie. È curatore dei commentari “Codice dei beni culturali ragionato”, Neldiritto, 2024, “Codice degli Enti locali ragionato”, Neldiritto, 2022, “Codice degli Enti locali”, Neldiritto, 2019, “Codice dei Beni culturali e del Paesaggio”, Neldiritto, 2019. È membro della Società toscana degli Avvocati amministrativisti. Svolge la propria attività nell’ambito del diritto amministrativo e del diritto costituzionale assistendo Pubbliche amministrazioni, Società pubbliche e partecipate, primari operatori economici e privati cittadini.
LINKFrancesco Ferretti
Francesco Ferretti è un architetto nato a Lucca nel 1988, laureato in Architettura presso l'Università degli Studi di Firenze. Dopo la formazione accademica, ha avviato un percorso professionale focalizzato sulla riqualificazione urbana e la progettazione architettonica contemporanea, con una particolare attenzione al dialogo tra memoria storica e innovazione. Ha collaborato con studi come Studio Galantini e si è distinto per progetti di rigenerazione urbana nel contesto lucchese.
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Il mercato del Carmine è e deve restare un bene comune appartenente all’intera comunità lucchese. Con l’intento di legare inscindibilmente il progetto mercato del Carmine alla città di Lucca la 4223 SRL, la società vincitrice del bando di concessione e sviluppo del mercato del Carmine, ha deciso di trasformarsi in Fondazione. Questo permetterà una gestione non privatistica dell’immobile, in cui i profitti saranno interamente reinvestiti a beneficio dello sviluppo del mercato stesso, per tutti i 30 anni previsti dalla Concessione. Questo, tra l’altro, permetterà di operare affitti calmierati per operatori agricoli e artigiani, andando così a risolvere uno dei problemi principali della città in questo frangente storico, quello di riportare nel centro cittadino singoli operatori e piccole aziende che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio.
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Il mercato del Carmine ha una storia che viene da lontano e appartiene all’identità di Lucca.
Nato come convento carmelitano intorno all’anno mille, divenne poi negli Anni Trenta brulicante mercato centrale della città fino alla metà degli Anni Settanta, per poi iniziare una fase di lento declino.
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Oggi il mercato del Carmine sta per aprirsi ad un nuovo ambizioso capitolo, che prevede un progetto di ristrutturazione, restauro e riqualificazione in due fasi:
la prima è l’apertura del suggestivo spazio della Chiesa e dell’Ala Est, prevista entro la fine del 2025;
la seconda è l’apertura dell’intero complesso entro la fine del 2027.
La gestione dello spazio, che rimane di proprietà pubblica, è stata affidata tramite bando alla società lucchese 4223 - numero che ricalca i metri del “giro di Mura” tanto caro alla città - con l’intento di convogliare in un unico luogo, il mercato del Carmine, le realtà capaci di esprimere al meglio l’eccellenza agricola, artigianale, artistica e imprenditoriale del territorio.
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Obiettivo del progetto di riqualificazione è restituire il mercato del Carmine alla città e farlo tornare a essere il cuore pulsante del centro storico.
Al mercato del Carmine troveranno dimora realtà legate all’eccellenza del territorio che si occupano di agricoltura biologica, cibo sano, artigianato, arte, saper fare, design, innovazione, unite dalla forte impronta culturale e dall’agire
etico e sostenibile.Un mercato contemporaneo, per nutrirsi non solo di cibo ma anche di cultura e socialità, pensato in primis per chi Lucca la vive e non solo la visita.
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Le attività saranno concentrate nella Chiesa e nell’Ala est nella prima fase, per poi espandersi a lavori ultimati anche nel chiostro.
Mercato del fresco con frutta a verdura a km 0, carni allevate e macellate sul territorio, pesce locale e prodotti che rappresentano le eccellenze della lucchesia e delle zone limitrofe, con attenzione primaria ai presidi Slow Food.
Botteghe artigiane che rappresentano il meglio delle produzioni locali indipendenti, in linea con l’utilizzo etico dei materiali, sia in pianta stabile e aperte tutto l’anno che in modalità pop up, per permettere varietà nella proposta.
Spazio Bambini integralmente dedicato ai più piccoli e spazio sociale aperto alle associazioni del territorio.
Ristorante che propone piatti a filiera corta, sia della tradizione che rivisitati e bar con somministrazioni di bevande locali e torrefazione lucchese.
Attività espositive e artistiche, mostre e residenze, incontri e presentazioni, per esplorare attraverso la cultura le stesse tematiche che si vivono quotidianamente con le attività del Mercato.
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